LINGOMANIA: MONOMANIA, 1986 - AMORE A PRIMA VISTA, 1987

La band nella reunion del 2007

Proseguiamo nella ricerca di quei gruppi italiani dediti alla fusion ed ormai passati nel dimenticatoio. Oggi parliamo dei Lingomania, gruppo che cercò di coniugare il rigore jazzistico con l'elettronica, sulla scia delle band americane quali gli Steps Ahead ed i Yellowjackets, ma tenendo conto della tradizione melodica italiana e l'ambizione di creare delle sonorità fruibili a tutti gli appassionati di musica. I Lingomania nacquero nel 1984 grazie al sassofonista Maurizio Giammarco, band dove si avvicendarono negli anni Enzo Pietropaoli e Furio Di Castri al basso, Roberto Gatto alla batteria, Danilo Rea e Stefano Sabatini alle tastiere, Flavio Boltro alla tromba e Umberto Fiorentino alle chitarre, quindi, come vediamo, una vero e proprio supergruppo jazz. Il primo disco della band uscì nel 1986 per la Gala Records, "Riverberi" il titolo, ascoltato per la prima volta nel programma Rai-Stereonotte, ed acquistato dopo lunghe peripezie alla Ricordi di Milano - si, sono stato uno dei folli che andavano ad acquistare i vinili anche a trenta milioni di anni luce da casa - visto che qui a Firenze e zone limitrofe era un oggetto sconosciuto o poco più. La parabola artistica dei Lingomania si completerà con altri due album, sempre pubblicati dalla Gala Records, "Grr...expanders" del 1987 e "Camminando" del 1989, raccogliendo gli apprezzamenti degli appassionati di jazz e rimanendo pressoché sconosciuti a tutti gli altri, nonostante la vittoria nei referendum delle riviste Musica Jazz e Guitar Club come miglior gruppo italiano. Poche sono anche le notizie reperibili in rete, nonostante i loro dischi siano stati ristampati nel 2006, ed è un peccato che una delle formazioni più interessanti del panorama italiano sia come un fantasma passato tra le innumerevoli schifezze dei soliti noti che ci vengono ammansite quotidianamente.


Commenti

  1. Già la formazione è spaventosa...
    thanks Mr.Harmo.

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  2. @Tarkus
    A mio parere Grr...expanders è uno degli album più belli che dei musicisti italiani abbiano mai fatto.

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    1. Concordo pienamente, e sono felice di non essere l'unico in Italia a conoscerli ;)
      Trovo molto bello, restando in tema fusion, il primo solista di Roberto Gatto "Notes".
      Conosci i Kalliope, band di turnisti milanesi che tirò fuori un bel disco omonimo nel 1990 (credo) ?
      Complimenti per il blog.
      Max

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    2. Grazie per i complimenti. Concordo su "Notes", disco che comprai a suo tempo, veramente notevole. Non conosco i Kalliope, cercherò di ascoltarli poi ti farò sapere. I jazzisti italiani se la giocano alla grande con il resto del mondo, altro che "rockers".
      Ciao, a presto.

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    3. Quasi dimenticavo, in tema di fusion italiana, ma in questo caso con molti brani cantati, segnalo anche l'omonimo CD di Chato (al secolo Claudio Pizzale), sassofonista di lungo corso. Sul suo sito trovi samples. Non potrà non piacerti.
      Ciao,
      Max

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