STEELY DAN: JOSIE, 1977


Trenta musicisti coinvolti, nottate passate a riascoltare un fraseggio di chitarra, un piatto di batteria fatto costruire apposta per suonare una determinata nota su un determinato passaggio di una determinata canzone, una parte per sax suonata da Wayne Shorter scritta come un assolo improvvisato e più autentica di un'improvvisazione - tutto vero, Wayne Shorter si vide recapitare la sua parte per sax nel brano "Aja" da Fagen e Becker, logico poi che li mandò bellamente affanculo dicendo loro che lui, jazzista, avrebbe improvvisato e non avrebbe mai suonato parti scritte; il bello è che dopo aver ascoltato il brano se ne tornò dai due dicendo che erano si, due figli di puttana, ma quel che avevano scritto per lui era così perfetto da superare qualsivoglia improvvisazione da lui pensata. Di "Aja" si potrebbe scrivere un libro soltanto con gli aneddoti, oggi però voglio focalizzarmi su "Josie", pezzo posto a conclusione del secondo lato del disco (già, i vinili avevano due lati da suonare, e ciò aveva un senso anche per la costruzione di un album a regola d'arte). Dunque, parlavamo di "Josie". Se volete cercare una canzone che faccia da esempio su cosa sia il funk, questa ne è l'esempio più calzante. Costruita su un groove micidiale da parte di Jim Keltner alla batteria e Chuck Raney al basso, il brano prosegue con le ricamature alla chitarra di Larry Carlton, il tutto a sostenere un testo di Fagen, declamato come una storia romantica ma che invece è una storia che parla di degrado urbano, abusi sessuali e droga, una delle canzoni più truci mai scritte dagli Steely Dan.
Tra le altre curiosità, gli Steely Dan erano il gruppo prediletto di Frank Zappa, che già prima della realizzazione di "Aja" ne decantò le doti.
Curioso che abbia vinto un solo Grammy Award all'epoca, come "miglior Best Engineering album non classical"e - citando il critico Don Breithaup - sarebbe come se agli affreschi della Cappella Sistina avessero dato un premio come miglior "finitura opaca".

Commenti

  1. Nota tecnica: il piatto costruito per suonare una determinata nota, anche no.
    Una batteria (tamburi più piatti) è uno strumento senza intonazione, e questo è il motivo per cui può essere suonato insieme con strumenti intonati: gli strumenti senza intonazione non hanno una nota fondamentale riconoscibile.

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  2. @alle
    l'aneddoto è vero, non ricordo dove l'ho letto, forse da un vecchio articolo del compianto De Pascale su Jam. Fagen fece costruire un piatto che desse una sonorità precisa entrando su di una battuta di una canzone che, mannaggia, adesso non ricordo.

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  3. e comunque, non c'entra 'na beata fava, c'è una valida ragione per cui tra i dischi usciti nel '77, tra quelli mainstream(ma de che') il disco più incensato è stato quello dei Fleetwood Mac e non questo?

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  4. "Sonorità precisa" ci sta, non "nota". Sono due cose diverse: la prima a che fare con il timbro, la seconda con l'altezza di un suono :)
    Tamburi e piatti hanno sonorità e timbri, ma non hanno note.

    Sul perchè "Rumors" sia stato più incensato di "Aja", la risposta è facile: perchè è più brutto.
    (Per brutto si intenda il giusto mix di commerciale, pop, facile, costruito-apposta-per-vendere, etc.)

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  5. qui mi faccio davvero una cultura musicale!

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  6. la cosa che è più assurda è che il loro "perfezionismo" veniva utilizzato per supportare le argomentazioni di chi li giudicava freddi. Invece era alla base della loro passione!

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  7. @Ernest
    troppo buono ernest :o)
    @DiamondDog
    Vero. Del resto la loro carriera parla chiaro: se sono freddi dischi come "The Royal Scam" o "Pretzel Logic", tanto per citarne due, sarebbe bene che molti critici cambiassero mestiere.

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  8. @Allelimo: è vero ciò che scrivi ma solo in parte, è possibile infatti "accordare" le pelli dei tamburi, soprattutto timpano e tom. Per generi come questo è fondamentale.

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  9. Tarkus: mi spiace, ma no.
    I timpani orchestrali sono strumenti intonabili, e infatti vengono suonati variandone l'intonazione durante l'esecuzione.
    I tamburi di una "normale" batteria possono essere accordati rispetto a una nota base tra di loro, ma quando vengono suonati non emettono un suono identificabile con quella nota base. E infatti una batteria può accompagnare un pezzo in qualsiasi tonalità senza che sia necessario "accordarla". Se vuoi ti metto i riferimenti tecnici, ma si rischia di andare sul troppo specifico.

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