EARTH, WIND AND FIRE: IN THE STONE, 1979


Quando gli EWeF scrissero questo pezzo erano ad un passo dal successo planetario, ma avevano già realizzato otto album dal 1971, e pur avendo avuto un buon riscontro in Usa con i precedenti tre lavori, uno su tutti "That's the way of the world", mancavano ancora di quel disco che gli avrebbe consacrati in tutto il mondo.
Per chi bazzica il funk inutile dire che gli album che vanno dal 1971 al 1974 sarebbero già bastati per dare gloria ed onori alla band di Maurice White, con "In The Stone", con quel suo ritmo incalzante, quei fiati così paraculi e una melodia sapientemente mischiata con il pop ed a suggestioni latine, i nostri erano ormai pronti per rompere le ultime resistenze dei miscredenti.
Inutile dire che questo pezzo vi farà muovere il culo dalla sedia, molto più di "Boogie Wonderland" che per il sottoscritto poteva anche rimanere chiuso in un cassetto.
"I Am", questo l'album da cui è tratto, pagava il suo tributo al pop di classe in altre due canzoni, una "After the love is gone" è la classica ballatona perfetta per i cuori infranti, l'altra, "Can't hide love", è il non plus ultra in fatto di raffinatezza in musica ed è una delle mie preferite.
Ecco, diciamo che se la carriera degli EWeF fosse finita qui, sarebbe stata una morte perfetta, purtroppo i nostri con la svolta elettronica di "Raise!", sono andati sempre più banalizzando e semplificando la loro musica.
Una parola la spendo per la sezione fiati della band: una delle migliori mai ascoltate in un gruppo soul, che ha avuto il merito di nobilitare album altrimenti scadenti, uno per tutti "Face Value" di Phil Collins, che non si sa ancora quanti ceri ha acceso per aver avuto quei fiati nel suo disco.
Funk alle masse !

Commenti

  1. l'anno prima ricordo una loro rilettura del classico dei beatles got to get you into my life che è forse pure meglio dell'originale.
    non so poi se ti ricordi un loro disco del 94 che li aveva riportati a queste sonorità , tra i brani rammento il brano sunday morning che a me piacque parecchio.

    RispondiElimina
  2. fiato al funk! non posso sentire il video dall'uff. ma questi li conosco bene. roba adatta anche a far tanto sesso, vedo che la scorpacciata di ieri ha prodotto salubri effetti! :D

    RispondiElimina
  3. @zio scriba
    ciao zio
    @euterpe
    si, piacque molto anche a me la cover. sunday morning, già, l'avevo proprio rimossa, bella.
    @robydick
    io invece, da casa, me lo ascolterò tutto o' juorne. ahahah. funk e sesso, cosa c'è di meglio? non dirmi 'na bistecca eh? ahahah

    RispondiElimina
  4. 'a bistecca... sì, ma da magnà prima, molto ar sangue! :)

    RispondiElimina
  5. Ti ho aggiunto all'elenco dei blog consigliati. Complimenti. Mi piace davvero.
    Un saluto.

    RispondiElimina
  6. beh....Phil Collins che poi rese il servizio all'album solo di Philip Bailey......quello di Walking on the Chinese Wall (e del blockbuster Easy Lover). Grandi EW&F.

    RispondiElimina
  7. @lav/gigionaz
    grazie. contraccambio i complimenti per il tuo bel blog e ti linko pure io.
    Ciao
    @DD
    però a confronto il guadagno lo fece Phil Collins...la prova solista di Bailey, bah, non mi sembrò niente di che.

    RispondiElimina

Posta un commento

Scrivete quello che vi pare, ma lasciate un nome.
Ogni commento offensivo sarà eliminato.

Post più popolari